giovedì 19 agosto 2010

20 agosto

Nove anni fa.
E' stato un giorno "sospeso", come se il tempo e lo spazio si fossero effettivamente fermati, come se non riuscissi a sentire nulla, come se il mio cuore si fosse fermato, proprio come aveva fatto il tuo.
E' stato un giorno "sospeso", dove il dolore per un attimo ha smesso di esserci, il dolore tuo forse, e il dolore mio, il dolore nostro, quel dolore che aveva caratterizzato i giorni precedenti nel vederti lì, fermo ed addormentato in un letto, e i giorni successivi per la tua assenza.
Quel giorno ci hai aspettate... te ne sei andato solo quando siamo arrivate in ospedale, nell'orario in cui ci facevano entrare... in quel momento c'è stato un grande temporale... poi quando siamo uscite è spuntato un sole brillante... che strano.
Non credo nei "segni", ma forse quelli lo sono stati davvero, come se tu ci avessi voluto rassicurare.
Nove anni... quel giorno è stato lo spartiacque... tra la mia giovinezza e la maturità... il giorno in cui ti rendi conto che tutto è precario, che lo è davvero, che non succede solo agli altri... che non siamo eterni, che ciò che conta è vivere felici e godere della vita... cercando di non portarsi dietro rimpianti o rimorsi...
Nove anni fa... Ciao Papà.

Nessun commento:

Posta un commento